Helsinki Bienniale 2020 -Annuncia artisti e commisioni per “The Same Sea”
Si svolgerà nell’estate del 2020, dal 12 giugno al 27 settembre, la Biennale di Helsinki. Quaranta saranno, tra artisti e gruppi di artisti, i partecipanti all’edizione inaugurale “The Same Sea“. La Biennale si terrà a Vallisaari, un’isola nel Mar Baltico, e avrà oltre il 75% di nuove commissioni e opere.
I curatori Pirkko Siitari e Taru Tappola, head curators del Helsinki Art Museum (HAM), vogliono creare un dialogo tra artisti provenienti da Finlandia e Australia, Cambogia, Germania, India, Giappone, Kenya, Lettonia, Polonia, Corea del Sud, Tailandia, Turchia, il Regno Unito e gli Stati Uniti.
“Arte e cultura sono una parte essenziale della storia di Helsinki. Riconosciamo come gli investimenti nelle arti si aggiungano positivamente allo sviluppo della città, ma anche direttamente al benessere dei nostri cittadini. La Biennale di Helsinki provocherà e ispirerà il pubblico affrontando importanti questioni globali.
La sua posizione su un’isola crea un ambiente davvero unico in cui l’arte è in continuo dialogo con la natura circostante, e soprattutto è aperta, gratuitamente, a tutti” afferma il sindaco di Helsinki, Jan Vapaavuori.
I partecipanti alla Biennale di Helsinki 2020 includono:
Paweł Althamer*, ATTAKWAD*, Pasi Autio*, Samir Bhowmik*, BIOS Research Unit*, Baran Caginli*, Janet Cardiff and George Bures Miller, Kyungwoo Chun*, Janet Echelman, EGS*, Katharina Grosse*, Gustafsson&Haapoja*, Hanna Tuulikki*, Honkasalo-Niemi-Virtanen*, IC-98, Uwa Iduozee, Wanuri Kahiu, Marja Kanervo*, Topi Kautonen, Khvay Samnang, Jussi Kivi*, Alicja Kwade*, Hayoun Kwon, Laura Könönen*, Tuomas A. Laitinen*, Teemu Lehmusruusu*, Dafna Maimon*, Antti Majava*, Inga Meldere*, Jaakko Niemelä*, Meiju Niskala*, Niskanen & Salo*, Sari Palosaari*, Outi Pieski, Birit and Katja Haarla*, Mario Rizzi, Rirkrit Tiravanija & Antto Melasniemi*, Christine and Margaret Wertheim*, Maaria Wirkkala*, Tadashi Kawamata*, and Zodiak presents: Joni Kärkkäinen & Jukka Tarvainen*.
Le nuove commissioni abbracceranno tematiche diverse che andranno dalle relazioni alla natura, ai confini, alle identità, alle tracce umane, al tempo e all’empatia.
La costruzione in legno “Quay 6” di Jaakko Niemelä saluterà i visitatori mentre sbarcano sulla banchina settentrionale di Vallisaari. Sarà una manifestazione fisica di interconnessione. L’opera raggiungerà i sei metri di altezza e rispecchierà l’innalzamento del livello del mare se il ghiacciaio svanisse completamente. Questo è un chiaro riferimento allo scioglimento della calotta glaciale artica della Groenlandia.
Christine e Margaret Wertheim porteranno il loro progetto “Crochet Coral Reef” a Helsinki, “The Helsinki Satellite Reef“, uno dei più grandi progetti scientifici e artistici partecipativi al mondo. Sarà realizzata una barriera corallina fatta interamente di plastica riciclata e permetterà di richiamare l’attenzione sul quantitativo di rifiuti che minacciano gli oceani del mondo.
Altre commissioni hanno coinvolto anche le comunità locali di Helsinki, come la collaborazione di Paweł Althamer con la vicina prigione di Suomenlinna. Sarà realizzato un documentario, suddiviso in due parti, e un film VR che inviterà gli spettatori a unirsi a sette detenuti (incluso lo stesso Althamer) in fuga dalla prigione.
Il “faro Vallisaari” di Tadashi Kawamata sarà un punto di riferimento temporaneo. Questa opera sarà interamente costruita con il materiale riciclato proveniente dalla stessa Vallisaari. Il faro potrà essere osservato da vari luoghi: la vicina isola di Suomenlinna e il lungomare di Helsinki.
Il lavoro di Marja Kanervo attingerà dalle infrastrutture esistenti nell’isola. Lavorando in loco su tre piani del blocco A della Casa Pilota, gli interventi sul sito da parte della Kanervo – forme e segni impressi nello spazio – si fonderanno con le tracce di ex residenti, a cavallo tra lo spazio tra vita reale e finzione.
Posizionata all’esterno dell’Alexander Battery – uno dei principali luoghi della biennale – la scultura di Laura Könönen, invece, raffigurerà un’esplosione di frammenti di roccia. Questo lavoro ci costringerà a rivisitare le nostre idee di stabilità e permanenza. La scultura farà parte dell’opera più grande “No Heaven up in the Sky“, che sarà esposta permanentemente nel Parco Hyväntoivonpuisto di Helsinki dopo il 2020.
La grande pittura in situ di Katharina Grosse maschererà le pareti esterne dell’ex edificio scolastico di Vallisaari. Il processo pittorico della Grosse sarà più simile ad una scultura e si allontanerà dall’idea di dipinto convenzionale e diverrà un dialogo con l’ambiente circostante.
Facendo eco all’impegno della Biennale di Helsinki di ispirare il dibattito pubblico sul rapporto tra umanità e natura, l’unità di ricerca BIOS istituirà la stazione di ricerca Vallisaari all’interno dell’ex deposito antincendio dell’isola. Qui saranno ospitati seminari e conferenze di scienziati in visita durante la biennale. Il progetto si concentrerà specificamente sulla connessione interrotta tra l’ambiente e l’economia.
Unendo l’isola marittima con la città, la Biennale di Helsinki estende anche la sua presenza alla terraferma; le opere di EGS, Janet Echelman, Rirkrit Tiravanija & Antto Melasniemi e Zodiak, nonché una mostra personale di Gustafsson & Haapoja presso HAM (3 aprile-16 agosto 2020), saranno integrate da una collaborazione speciale con Facebook. Inoltre, durante l’estate ci saranno mostre, eventi, seminari e attività educative.
* Un asterisco indica una nuova commissione.