In un’epoca in cui il concetto di Salute Mentale si manifesta al bivio tra la cura di sé e di isteria di massa, siamo ancora in grado di avviare un processo di de-stigmatizzazione e una riconsiderazione della malattia mentale? Come de-costruire
la categorizzazione binaria che distingue “devianza” da “normalità”?
Da queste considerazioni ha origine PNEUMA, la prima esposizione personale di Fogarolli che si terrà presso lo STATE Studio a Berlino. Questo lavoro si basa su un anno di ricerche teoriche ed empiriche attraverso l’esplorazione dell’immaterialità e dell’intangibilità della malattia mentale. PNEUMA si ritrova anche all’interno dell’attuale emergenza che tutto il mondo sta vivendo in questo momento a causa della dilagante epidemia del COVID-19. Ma qual è l’impatto psicologico sui singoli? Quali sono le implicazioni psichiche dietro l’isolamento?
Se da un lato i livelli di ansia e paura psicologica sono in costante aumento, alimentati da un sovraccarico di informazioni da parte dei media, dall’altro, emerge che lo stesso virus è persino in grado di attaccare il sistema nervoso centrale.
L’artista, grazie ad una serie di collaborazioni in dieci paesi diversi, è riuscito a realizzare questo progetto dopo aver interagito con persone in cura, medici e ricercatori di vario genere.
I paesi coinvolti sono Italia, Svizzera, Austria, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Inghilterra, Romania e Repubblica Ceca. Fogarolli ha stretto rapporti con alcuni delle maggiori istituzioni psichiatriche. Il confronto con queste realtà gli ha permesso di mettere in discussione i processi di classificazione del disagio mentale e la conseguente emarginazione dell’individuo.
Alla luce dell’emergenza sanitaria globale, l’artista ha creato un percorso espositivo fatto di installazioni ambientali, tra cui sculture in vetro, un video e opere fotografiche realizzate grazie alla collaborazione con gli istituti di ricerca del cervello, come l’Università di Trento (Centro mente cervello CIMeC) e King ‘s College di Londra.
Il progetto sarà presentato in vari luoghi: allo STATE Studio di Berlino, al MARe Museum di Bucarest, allo Schwarzescafé at Löwenbräukunst di Zurigo e al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, che acquisirà le opere finali nelle sue collezioni permanenti.
STATE Studio, Berlino
Dal 20 marzo al 2 maggio 2020
Vernissage: 20 marzo ore 18:30