Jean Timsit, arte, spiritualità e pratica quotidiana.

A Venezia una Mostra che diventa anche dibattito e esperienza diretta.

Venezia con la sua tradizione di accoglienza, cosmopolitismo e incroci di civiltà si presta ad accogliere un progetto così ambizioso come quello di esplorare nei linguaggi e nelle diverse religioni le vie della spiritualità. La toponomastica ereditata dalla Serenissima ancora oggi permette di comprendere la Città meelting pot ante litteram, ricca di minoranze etniche e religiose. Solo per fare alcuni esempi: il più antico e vivace Ghetto ebraico di Europa, l’Isola degli Armeni, i Fondaci come quello dei Turchi o quello dei Tedeschi; e poi Calle degli Albanesi, il Ponte dei Greci, ecc.)
Martedì 13 ottobre alle ore 18.00 presso Magazzino Gallery a Palazzo Polignac Contarini (ai piedi del Ponte dell’Accademia dalla parte dell’Accademia di Belle Arti) si è svolto un evento che ha cercato di affrontare le tematiche legate alla spiritualità, con particolare riferimento alle religioni e filosofie orientali, nell’ambito della Mostra di arte “From Bouthan to Venice” di Jean Timsit, in maniera originale, di dialogo ed esperienziale.
I partecipanti sono stati invitati ad entrare nel mondo dell’artista francese Jean Timsit che con “From Bouthan to Venice” parte proprio dal Regno del Butan, un piccolo Stato monarchico dell’Himalaya dove si professa il buddismo come religione ufficiale.
Timsit che vive e lavora a Parigi, pratica la fotografia in bianco e nero da quando aveva 15 anni, dopo aver compiuto numerosi viaggi in giro per il mondo, ritrova la spiritualità nella Terra del Drago dove la religione è intesa come filosofia e pratica di vita.
Questa iniziativa si approccia a tematiche così ampie e affascinanti con uno
spirito rispettoso ma coinvolgente; e così il pubblico è stato reso partecipe sia di un dibattito (in inglese e in italiano) che ha posto Timsit e la sua opera a confronto con altri punti di vista sia di un piccolo percorso esperienziale grazie alla partecipazione di due esperte che diversamente vivono una dimensione anche spirituale. Si tratta di Roberta Polizzi maestra di Tai Chi, disciplina olistica di origine taoista, che pratica dal 1990 e insegna professionalmente dal 2003. Dopo aver fondato e diretto una scuola per dieci anni ad Amburgo e aver condotto seminari nell’ambito di incontri internazionali in diversi Paesi europei, Roberta, è tornata con  la sua scuola nuovamente a Venezia dal 2017 e Chiara Mustillo un operatore olistico che tiene trattamenti con campane tibetane e diapason, con massaggio Tuina, massaggio tibetano, metodo Tong Ren e Reiki. Oltre ai trattamenti individuali organizza con le campane tibetane corsi per singoli, per gruppi e armonizzazioni operando principalmente a Venezia dove risiede.
Questo ciclo di mostre cominciato a gennaio del 2020 con la mostra “Ninez
rubata” della pittrice ebrea Patricia Shira Mano de Tolentino in occasione della Giornata della Memoria, oltre ad offrire al pubblico un approfondimento storico critico sulle diverse religioni, vuole divenire una piattaforma di confronto, dialogo e condivisione di esperienze tra coloro che cercano la spiritualità seppur percorrendo cammini diversi.
La Mostra di Timsit, che andrà avanti fino al 24 ottobre, sarà, dunque,
un’esperienza e una proposta per comprendere che la bellezza è attorno a noi e che, come dice l’artista francese, “la bellezza è negli occhi di chi guarda”.

 

INFORMAZIONI
MAGAZZINOGALLERY @PalazzoContarini-Polignac 878 Dorsoduro-Venezia
Sabato/Domenica 11:00 – 18:00
Lunedì/Venerdì 13:00 – 18:00
Tuesdays to Thursdays by apt only: 041.5232939
 
VI INFORMIAMO FIN D’ORA CHE VERRANNO APPLICATE LE REGOLE PER IL CONTENIMENTO DEL COVID:

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